Comunicazione
Valutazione dell'esposizione del cristallino degli operatori di Radiologia Interventistica mediante dosimetria personale.
Poggiali C., Bruzzi M., Giomi S., Betti M., Fedeli L., Mazzoni L.N., Quattrocchi M., Rossi F., Taddeucci A., Belli G., Gasperi C., Paolucci M., D'Urso D., Boschini A., Ciccarone A., Campanella F., Busoni S.
La riduzione del limite di dose al cristallino da 150 a $20 {mSv}$ l'anno per l'esposizione professionale costituisce un problema per gli operatori sanitari più esposti nel rispettare tale limite e nell'assegnazione dei DPI. Questo studio si colloca all'interno di un progetto di ricerca finanziato dall'INAIL che ha come scopo la valutazione della dose al cristallino per i primi operatori coinvolti nelle procedure endovascolari e di cardiologia e neuroradiologia interventistica. La valutazione della dose è svolta per singola procedura mediante l'assegnazione di un dosimetro TLD al primo operatore, posto vicino all'occhio più esposto. I dosimetri sono forniti e gestiti dal servizio di dosimetria di Careggi accreditato ISO-17025. I risultati ad oggi ottenuti sono i seguenti (in $ \mu Sv/(Gycm^{2})):$ per le embolizzazioni di MAV e aneurismi rispettivamente 0.30 e 0.28, per coronarografie e angioplastiche 0.54, per l'installazione di PM 2.3 e per le riparazioni endovascolari EVAR e FEVAR 0.38 e 4.5. La valutazione è stata effettuata nelle condizioni di lavoro dell'equipe chirurgica: tutte le procedure sono svolte con l'impiego della paratia eccetto le installazioni di PM e le FEVAR.